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Titolo#Nativi 100 
Artista/AutoreGualtiero Nativi 
CuratoreGiovanna Uzzani 
Testi di :Giovanna Uzzani e Alessandro Masetti 
Anno2021 
DescrizioneDopo l’infanzia pistoiese e gli studi liceali a Firenze, dal 1946 Nativi si dedica alla pittura, milita con Arte d’Oggi e dal 1947 giunge all’astrattismo, mentre irrompe una generazione che crede nella militanza di un’arte nuova per una nuova società. La ricerca di Nativi si esprime in purezza di forme geometriche essenziali, cromie squillanti, rigore cartesiano. Risale al 1948 l’incontro con Giovanni Michelucci, che Nativi riconosce quale «unico maestro». Nel 1949 Michelucci gli affida l’incarico di decorare il caffè Donnini, da lui progettato. Nasce frattanto l’ Astrattismo classico – Nativi è uno dei cinque firmatari del manifesto –, le cui vicende si chiudono nello stesso 1950 del loro pronunciamento. Nativi prosegue la propria solitaria ricerca e approda a uno spazio pittorico inteso come teatro di forme dinamiche che si compenetrano e scontrano. Dal 1951 si accosta al romano Art Club e alla galleria Numero, a Firenze. Nel 1953 diviene membro del Groupe Espace grazie a André Bloc, Léon Degand e alla rivista “Art d’Aujourd’hui”: emerge la necessità di sinergie di artisti e architetti, e trova impulso l’interesse di Nativi per la decorazione pittorica di spazi pubblici. Dei molti interventi decorativi rimangono rare tracce a Firenze: fra queste il fregio del cinema Edison (1955), i mosaici del Chiosco degli Sportivi (1956), il fregio per il bar del Centro Tecnico FIGC di Coverciano (1957), la decorazione per la chiesa dei Padri Scolopi (1963). Negli anni sessanta aderisce al gruppo di Quadrante e, dopo una breve stagione informale, torna a strutture geometriche complesse, con scatti di linee-forza analoghe alle esperienze di musica elettronica e ‘concreta’ di Vittorio Gelmetti. Si succedono gli inviti internazionali a importanti mostre collettive di pittura e di grafica. Da allora, con crescente potenza immaginativa ed equilibrio di rapporti tonali, Nativi giunge ad una limpida ‘classicità’. Esiti che appaiono nell’ antologica pistoiese del 1982, a cura di Enrico Crispolti, cui segue la ricca donazione di opere alla città natale. Degli anni estremi sono due committenze pubbliche: le sculture per il Giardino della Resistenza di Antella (Bagno a Ripoli, Firenze) e il grande mosaico per la Metropolitana di Roma.  
ISBN978-88-7336-864-9 
Dimensioni24,5x28,5 
Pagine192 
Prezzo30,00 € 



ABSTRACT



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