Titolo | Giovanni Termini. Fermaporte | Testi di : | Giacomo Trinci, Alberto Zanchetta | Anno | 2021 | Lingua | Italiano e inglese | Descrizione | FERMAPORTE si concretizza grazie al ruolo fondamentale dell’interlocutore, che è parte integrante del progetto, perché l’opera avrà motivo di esistere solo nel momento in cui verrà collocata, quindi non sarà tale se non in funzione dello spazio/luogo che gli verrà attribuito.
Installata a pavimento o sul calpestio fungerà da fermaporte, in casa, in ufficio o nello spazio espositivo, ed eviterà che la porta si chiuda accidentalmente.
Una nuova pelle, in un bagno galvanico argenteo, ne farà specchio e discrezione nella mimesi.
Parafrasando Duchamp e la sua Door, 11 rue Larrey, quest’opera non è semplicemente utile: trasuda funzionalità. Quindi, un foro, il carotaggio di un muro, un varco che apre a una nuova dimensione, è l’opera che smette di essere oggetto. «Io buco» – diceva Lucio Fontana – «passa l’infinito di lì, passa la luce, non c’è bisogno di dipingere, invece tutti hanno pensato che io volessi distruggere: ma non è vero io ho costruito, non distrutto». | ISBN | 978-88-7336-839-7 | Dimensioni | 10,5x17,5 | Pagine | 64 | Prezzo | 15,00 € | |

ABSTRACT
  Venerdì 18 giugno 2021, ore 18,00 ME Vannucci Arte, via Gorizia 122 – Pistoia
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